Nasce così. Nasce nei giorni di quarantena. Che decidiamo, come Teatro degli Incontri, di lavorare e di fare memoria del periodo straordinario che stiamo vivendo. Ci facciamo domande, su come sta cambiando la vita nostra e degli altri. Cominciamo a raccontarci storie. Lavoriamo sulla costruzione di piccoli video, di storie orali, di oggetti e segni che possano raccontare questo. Scriviamo tanto.

Scegliamo di usare gli strumenti e gli spazi di questi nostri giorni: le case, i balconi, le piattaforme di incontro, gli smartphone, i registratori audio.

Apriamo squarci nell’intimo e nel quotidiano. Cerchiamo di tenere aperte, in un tempo dove l’incontro è molto difficile se non proibito, finestre che ci permettano di dialogare, di condividere, di creare un pensiero artistico.

Teatro degli Incontri